
Emanuela Pacotto e i suoi personaggi
Fan art di Azzu-nyan
Emanuela Pacotto, la doppiatrice Italiana di Twilight Sparkle, ci parla della sua esperienza con Friendship is Magic, e col mondo del doppiaggio, in questa intervista per noi Bronies italiani!
Ciao Emanuela, grazie per averci concesso questa chiacchierata con te. Come sai, ci piacerebbe parlare del tuo ruolo in Friendship is Magic, in italiano l’Amicizia è Magica, ma non solo di quello!
Gli “amici” dei Miny Pony sono miei amici ed è sempre bello chiacchierare con gli amici!
1 – Sei una doppiatrice, ma anche una cantante, due campi che coinvolgono appieno Friendship is Magic, dove le canzoni hanno un grande rilievo. Puoi raccontarci come sei entrata in questi due mondi, e quali sono state le prime esperienze più importanti?
In realtà i miei primi passi sul palcoscenico li ho mossi proprio come cantante! Quando avevo 7 anni sono entrata in un coro televisivo, I Piccoli Cantori di Milano, con il quale ho inciso sigle storiche come Portobello, Johnny il Bassotto, La bella tartaruga, I Barbapapà (quella che è in onda ancora adesso!). Forse i più grandicelli di voi se le ricorderanno. Poi sono cresciuta e ho cominciato a prendere lezioni di canto, partendo dal metodo tradizionale fino al moderno VMS (un evoluzione del più conosciuto Voicecraft). Ricordo che quando ho iniziato c’erano colleghi che mi domandavano stupiti: “Perchè studi canto?”. Ho sempre pensato che fosse un po’ come per i ballerini che vanno a lezione ogni giorno per danzare al meglio sul palcoscenico. Io lavoro con la voce e il canto è come la sbarra di riscaldamento per le corde vocali e ho imparato molto su come usarle senza strapazzarle. Passiamo al mio ruolo di doppiatrice. Ho cominciato come cantante è vero ma poi il mio interesse si è spostato sulla recitazione e così dopo anni di Corsi di Recitazione, sono entrata all’Accademia d’Arte dei Fiodrammatici e mi sono diplomata attrice! Evviva! Felice e piena di entusiasmo sono andata a fare un provino per il telefilm Licia dolce Licia e sono stata scelta per il ruolo di Marika. Nel telefilm, fortunato seguito della serie Kiss me Licia, erano state mantenute le voci del cartone animato ma l’attrice che mi doppiava, dopo la prima serie, si è laureata e ha cambiato lavoro! A quel punto è venuto spontaneo chiedere a me di doppiarmi e qui… attenzione!!! Mi hanno inserita in una serie, con un piccolo personaggio, per imparare la tecnica e….. rullo di tamburi…. indovinate che serie era?…… Vola mio Mini Pony!!!!!!!!!!!! Ancora non lo sapevo ma la mia carriera “era a cavallo” (di “cavallini alati” però)!
2 – E arrivando fino a Friendship is Magic, cosa ti ha portato a diventare la voce di Twilight Sparkle?
Il destino!!! Sul serio!!! Qualche anno fa era arrivato in uno studio di doppiaggio un episodio della nuova serie My Little Pony- Friendship is Magic. Era solo un episodio quindi non sono stati fatti provini e il direttore ha distribuito i vari personaggi, come diciamo noi in questi casi, “d’ufficio”, sulle voci che riteneva più giuste. Vi confesso che in quell’episodio Twilight non sembrava per niente la protagonista ma uno dei tanti cavallini, diciamo, anche il “meno importante”. A distanza di qualche anno è arrivata, in un’altra sala, la serie completa e il cliente ha richiesto che venissero mantenute le stesse voci. Mi chiamano e mi dicono: ”è arrivata una serie dove facevi la protagonista” Chi? Io??? E’ stata una piacevolissima anzi “strepitosissima” sorpresa!
3 – Twilight Sparkle è un personaggio complesso, che alterna atti di grande altruismo con delle preoccupazioni su problemi insignificanti, e la sua caratteristica passione smodata per i libri. C’è qualcosa da cui prendi ispirazione per interpretarla, ad esempio qualche personaggio che hai doppiato in passato lungo la tua carriera?
Assolutamente no! Ogni personaggio è un capitolo a parte. Scherzi? Altrimenti sai che noia! Per me ogni personaggio è diverso dall’altro. Lo guardo e lascio che sia lui a ispirarmi.
4 – Friendship is Magic è un cartone animato che ha posto come suo punto di forza le canzoni, riuscendo a farsi apprezzare in questo anche da chi non ha mai gradito canzoni all’interno di uno show. Come sono gestite le canzoni con il doppiaggio? Sono svolte assieme ai dialoghi, oppure la registrazione viene fatta separatamente?
E’ vero, basta ascoltare l’originale per capire “quanto” sia stato investito sulle canzoni. Hanno preso cantanti professioniste e sono tutte canzoni in stile musical. Anzi alcune sono proprio canzoni di musical famosi con i testi riadattati o sbaglio? Quindi noi non potevamo essere da meno! I testi sono tutti tradotti e adattati con cura, per quello che è possible con il tempo a disposizione ovviamente. Le canzoni ci vengono date in anticipo per poterle studiare e vengono poi registrate in turni separati con un maestro di musica che ci segue con grande attenzione. Piccolo particolare, io sono l’unica doppiatrice che canta le canzoni del “suo cavallino”! Le altre sono tutte cantanti professioniste! Aiuto che responsabilità!!!
5 – Friendship is Magic è una serie che è cambiata col tempo: da un cartone mirato ai bambini è diventato uno show per tutta la famiglia. Il successo non accenna a diminuire con spin-off come il recente Equestria Girls (in Autunno anche in Italia), e i fumetti americani che a breve arriveranno anche nelle fumetterie Italiane. Ma all’inizio, come pensiamo saprai, è stata una sorpresa per tutti, anche per chi lo ha prodotto, vedere il crescente interesse verso questa serie animata. Cosa ne pensi della storia di Friendship is Magic e cosa pensi che riserva il futuro per il suo mondo?
Si capiva che era un cartone speciale. Era la storia di un gruppo di cavallini ma parlava al cuore degli adolescenti aiutandoli, con semplicità e simpatia, ad affrontare i loro problemi. In più, i “caratteri” dei vari personaggi erano tutti azzeccatissimi e abbracciavano l’intero panorama dei teenagers. Ognuno si può riconoscere in uno di loro! Come poteva non essere un successo! E dopo la versione “umana” di Equestria Girl chissà quali altre strade si potranno percorrere! Che ne dite? Coloriamo tutti i cavallini di sfumature verdastre e li facciamo sbarcare su Marte?
6 – Qual’è il tuo personaggio preferito? Anche i “cattivi” contano! E se tu potessi scegliere. liberamente a quale personaggio dare la voce, quale ti piacerebbe fare e perché?
I personaggi come ho detto sono davvero uno più carino dell’altro ma ovviamente la risposta è Twilight!!! Non perchè la faccio io o perchè sia la protagonista, ma perchè è il carattere più complesso, quello con più sfumature. Ma, non è un segreto e la sua doppiatrice lo sa perchè gliel’ho detto mille volte, che se dovessi scegliere un’altro personaggio… VORREI DOPPIARE FLUTTERSHY!!!!!!!!! E’ fantastica, è tenerissima e la sua timidezza mi fa troppo ridere!
7 – Sappiamo che ci sono stati cambiamenti nello staff responsabile dell’adattamento, tra le varie stagioni dell’edizione italiana. Questo come ha influenzato il tuo lavoro?
Ci piacerebbe che tutto fosse colorato e in perfetta armonia come ad Equestria ma purtroppo non è così! Il problema è che gli episodi arrivano all’ultimo momento e ci sono pochi giorni per poter tradurre e adattare i copioni. E con così poco preavviso capita che i traduttori e gli adattatori che hanno lavorato sulla serie precedente non siano disponibili e il lavoro viene affidato ad altri. Questo sicuramente non aiuta anche perchè lavorando di corsa, spesso non si ha il tempo di trovare le giuste traduzioni per i giochi di parole che spesso vengono pronunciati nella versione originale. Non parliamo poi delle canzoni dove oltre che all’adattamento, c’è il problema di dover rispettare la metrica. Pensate che quando adattano in altre lingue i testi di un musical ci mettono mesi, anche un anno. Con pochi giorni di tempo si può solo cercare di trovare la musicalità delle parole mantenendo il senso del testo. E per finire aggiungo anche che capita che gli episodi arrivino in ordine sparso. Per esempio è capitato che siano arrivati per primi gli ultimi due episodi della serie… E’ chiaro che così è difficile capire con esattezza cosa sia successo prima e si rischia di fare degli errori che sei poi costretto a portarti dietro. Alla fine, in mezzo a tutto questo marasma, siamo nelle mani della direttrice che a volte, credetemi, ha davvero fatto i miracoli. Quello che ci salva è che siamo tutti innamorati di questa serie e per questo non ci perdiamo d’animo e anzi abbiamo imparato a fare i salti mortali o meglio i salti ad ostacolo!
8 – Svelaci un piccolo segreto: esiste la versione italiana dell’episodio The Super Speedy Cider Squeezy 6000, dove appaiono Flim e Flam con la loro strana macchina per produrre sidro di mele? E ricordi quale dovrebbe essere il titolo in Italiano?
Perchè me lo chiedi? Perchè non è andata in onda? Ho vaga memoria di quella storia, ma se mi chiedi qual’è il titolo dell’episodio mi arrendo. Di solito a fine serie arriva la lista di tutti i titoli e li registro uno dietro l’altro in coda al turno, come diciamo noi “su nero”! Mettetevi nei miei panni è difficile ricordarsi tutto!
9 – Apriamo una piccola parentesi sul fandom: il nostro ambiente in Italia è piccolo, ma negli USA, e non solo, è diventato un curioso fenomeno che ha interessato anche i media. Qual’è stata la tua prima impressione alla notizia che esiste un fandom di “grandi” su un cartone per piccini?
Devo essere sincera, mi ha davvero sorpreso! E mi ha sorpreso ancora di più scoprire che ci sono un sacco di maschietti!!! Ma torno a ripetere che la serie è davvero carina ed è solo apparentemente per bambini. In un momento di gande confusione e grigiore, questa storia parla di sani principi e di buoni sentimenti e lo fa con “colore”, con sensibilità e leggerezza, con glamour e simpatia.
10 – Il mondo della televisione si è trasformato nel corso degli anni, passando a spettacoli per ragazzi come Bim Bum Bam e Solletico negli anni ’80 e ’90, fino ai canali tematici sul digitale terrestre e internet di oggi. Come hanno influito tutti questi cambiamenti, sia tecnologici e di costume, nel tuo lavoro? E come pensi che si evolverà in futuro?
L’apertura di tanti Canali tematici sicuramente ha portato una maggiore offerta di prodotti ma anche una frammentazione del pubblico. Quindi avendo un’audience minore, ci sono anche meno risorse da investire. Sempre più spesso poi sono i clienti che gestiscono direttamente il discorso doppiaggio”, clienti che ovviamente non sono italiani. E tutto questo ha portato un po’ meno attenzione alla qualità e si sta, purtroppo, perdendo quella che era un’eccellenza tutta italiana. Esatto avete capito bene… a volte non ci perrmettono di “curare le cose” come vorremmo e come siamo capaci di fare.
11 – Parlando di tecnologia, non possiamo tralasciare un settore in cui hai prestato la voce molto spesso, quello dei videogiochi: tu come la tua collega Benedetta Ponticelli hai fatto doppiaggi per questo settore. Cosa ti ha portato a lavorare anche in questo settore?
Grande Benedetta!!! La voce di Fluttershy!!! Sai come si dice, “l’ambiente” è piccolo e la gente mormora! Se fai questo mestiere la voce gira e anche senza volerlo ti vengono a cercare. E’ un passapaola e quindi, anche se non avevo preso in considerazione questa possibilità, sono stata chiamata per fare i videogiochi ed ho scopeto un altro mondo, molto diverso ma altrettanto interessante e stimolante che mi ha regalato grandi soddisfazioni.
12 – Ci sono delle differenze su come è organizzato il lavoro di doppiaggio per un videogioco rispetto a quello di una serie TV o un film?
Sono due cose completamente diverse. Il doppiaggio di una serie TV, di un film o di un cartone animato viene fatto in sala, davanti ad uno schermo, con un copione con tutti i dialoghi sul leggio. E mentre doppi segui le immagini, segui il tuo personaggio che salta che corre, che piange, che ride. E il lavoro dura per settimane, mesi. Per i videogiochi invece il doppiaggio avviene guardando uno schermo sul quale appare solo “l’onda sonora” che devi seguire leggendo un copione sul quale sono stampate solo le battute del tuo personaggio una dietro l’atra. Ti affidi a quello che senti in originale e usi la tua immaginazione e la tua esperienza e il lavoro ti coinvolge per un po’ di ore nell’arco di pochi giorni.
13 – Per finire, ci sono moltissimi ragazzi e ragazze che vorrebbero intraprendere la tua professione, e in generale entrare nel mondo dello spettacolo. C’è qualche consiglio che vuoi dare a questi giovani?
Non mi stancherò mai di ripeterlo. Studiate, studiate, studiate! Non lasciatevi tentare dai “reality” e dal facile successo. Una buona preparazione è sempre l’arma migliore. Io ho studiato recitazione, canto, danza. In questo settore non si smette mai di imparare e sperimentare è importante. Anche se una cosa sembra che non serva (vedi le mie prime lezioni di canto) poi col tempo torna utile (e adesso Twilight canta con la mia voce!)
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Ci vediamo tutti a Equestria! ^.-
Grazie a te Emanuela per l’intervista! A rivederci a presto anche ad Equestria!
7 Comments
Bellissima intervista! Su Super Cider resta il mistero, mentre sulla questione doppiaggio si apre un mondo! Ecco perchè le canzoni vengono come vengono, non gli danno manco il tempo di organizzarsi come si deve! Beh, visti questi fattori, comunque, non possiamo lamentarci!
Il titlolo di “THE SUPER SPEEDY CIDER SQUEEZY 6000” probabilmente è stato tradotto in “LO SPREMI-MELE SUPER VELOCE”. La canzone di Flim e Flam è stata cantata (e doppiata) da Simone D’Andrea ed e ripresa da un vecchio musical (http://www.youtube.com/watch?v=LI_Oe-jtgdI&feature=youtu.be). Ed è stata una delle più difficili, anche da adattare… Parola di direttrice! Ciao a tutti!
Un giorno mi piacerebbe davvero sentirla (nell’originale è una delle più divertenti della serie) anche solo per curiosità, peccato che gli archivi della Mediaset devono essere più blindati di Fort Knox :D.
Ci si chiedeva da dove fosse tratta la canzone: a molti ricordava “Monorotaia” in I Simpson, ma chiaramente anche quella scena era una parodia di un classico antecedente.
ti adoro come attrice come va la regia
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da grande anchio faccio l attrice
Mi dispiace, ma lei fa fatica a risponderti, dato che probabilmente non frequenta questo blog.
Comunque, per la cronaca, Emanuela è una doppiatrice, non un’attrice; o almeno, per noi bronies ha l’importante ruolo di dare la voce a Twilight Sparkle!
In ogni caso, approfitto di questa risposta per chiedere scusa a tutti per l’inattività D: (sì, so di essere rompiscatole con queste scuse ma…che ci posso fare!)
Io da grande vorrei fare la doppiatrice!!!!!