Segui tre giovani e belle puledre nelle loro bollenti e soprattutto improbabili avventure in questa fan/clop/flop-fiction in tre episodi che le vede protagoniste
La sezione proibita
Era una calda,veramente calda,sera d’Inverno,la libreria era deserta eccetto per una puledra viola che se ne stava tutta sola a riordinare i libri, Twilight Sparkle era infatti intenta a sistemare Spike nella categoria “servi/cameriere drago ”,quando all’improvviso qualcuno busso alla porta,un brivido le percosse la
groppa …
- Spike!Chiudi la finestra che si gela qui dentro!
La giovane e bella pony/unicorno/alicorno/quel che è si avvicinò all’entrata respirando pesantemente - C’è scritto tirare - disse con un flebile sussurro
- EH?!
- C’E’ SCRITTO TIRARE!
- AH!
Dinanzi a lei si presentò un possente stallone verde marcio, scheletrico, gobbo, dalla criniera color schedario, con due paia di enormi occhiali indosso e i tre denti in totale che si avvicinò e le sussurrò languido in un orecchio: - Mi scusi, dove si trova La sezione proibita ? -.
Twilight rabbrividì, una goccia di sudore le rigò il volto - Spike, non ti ho mica detto di accendere il riscaldamento al massimo! – sbraitò al draghetto
- E chiudi la finestra e spegni il riscaldamento e deciditi una buona volta! -
- Lo scusi non è perfettamente funzionante
- La sezione proibita per favore, vorrei consultarla al più presto
- Capisco - disse Twilight dolcemente, togliendosi gli occhiali che non aveva mai portato, dopodiché avvicinò lo zoccolo a un fianco e ne estrasse magicamente una grossa e spessa chiave rossa e la usò per aprire una grossa e spessa porta rossa dietro una grossa e spessa libreria rossa semi-nascosta.
Una volta dentro discesero insieme una ripida scala mobile ritrovandosi in un buio e umido scantinato pieno di ragnatele,muffa e vecchi numeri di “Paperino”, Twilight camminava davanti facendo strada al misterioso ospite quando a un tratto la sua camicetta si impiglio in un gancio arrugginito,sovrastato da un cartello con scritto :“Attenti al gancio arrugginito”,che gliela strappo di dosso in un sol colpo,ma in effetti non indossava una camicetta perché i pony di solito non indossano camicette. Lei si girò di scatto,le si sciolsero i capelli che teneva legati perché non scappassero e finì tra le braccia dello stallone che divenne rosso in viso: - Signorina … non riesco … a … tenerla … pesa … troppo! - disse con un filo di voce - Mi scusi! E’ successo solo ventuno volte questa settimana! - rispose imbarazzata rimettendosi sulle sue zampe.
Dopo aver frugato fra le cianfrusaglie per circa sette ore, Twilight trovò una scatola di cartone marcio con attaccato un congegno fatto di cavi rotti e pezzi di Lego - Devo ricordarmi la combinazione - la pony viola bisbigliò tra sé e sé piegandosi sulle zampe anteriori per vedere meglio. Mentre rimuginava sul codice di ben due cifre comprese tra 0 e 1, lo stallone la fissava intensamente - Lo sa - gli chiese languido - Che lei ha proprio un bel cutie mark? - lei si giro lentamente e lo guardò con un’espressione d’intesa - Anche lei ha … - s’interruppe non appena vide il simbolo di bellezza (?) dello sconosciuto, un gruppo di scimmie ballerine a due teste che ballavano la macarena - un … ehm … bel cutie mark – finì la frase con un sorriso meccanico.
Dopo aver trovato il complicato codice, 00, Twilight ne estrasse un bigliettino con sopra delle frasi scritte a mano/zoccolo/magia, il suo volto si fece scuro e le sue iridi e le sue pupille divennero inspiegabilmente più piccole: - Ha qualche problema agli occhi? – gli chiese lo sconosciuto, lei allora con una voce flebile lesse il contenuto del messaggio:
Twilight, ricordati che noi non abbiamo una La sezione proibita.
Con affetto, Spike
Lui allora la fissò per un po’ e poi molto dolcemente le disse
- MA VADA A …!
Fine
groppa …
- Spike!Chiudi la finestra che si gela qui dentro!
La giovane e bella pony/unicorno/alicorno/quel che è si avvicinò all’entrata respirando pesantemente - C’è scritto tirare - disse con un flebile sussurro
- EH?!
- C’E’ SCRITTO TIRARE!
- AH!
Dinanzi a lei si presentò un possente stallone verde marcio, scheletrico, gobbo, dalla criniera color schedario, con due paia di enormi occhiali indosso e i tre denti in totale che si avvicinò e le sussurrò languido in un orecchio: - Mi scusi, dove si trova La sezione proibita ? -.
Twilight rabbrividì, una goccia di sudore le rigò il volto - Spike, non ti ho mica detto di accendere il riscaldamento al massimo! – sbraitò al draghetto
- E chiudi la finestra e spegni il riscaldamento e deciditi una buona volta! -
- Lo scusi non è perfettamente funzionante
- La sezione proibita per favore, vorrei consultarla al più presto
- Capisco - disse Twilight dolcemente, togliendosi gli occhiali che non aveva mai portato, dopodiché avvicinò lo zoccolo a un fianco e ne estrasse magicamente una grossa e spessa chiave rossa e la usò per aprire una grossa e spessa porta rossa dietro una grossa e spessa libreria rossa semi-nascosta.
Una volta dentro discesero insieme una ripida scala mobile ritrovandosi in un buio e umido scantinato pieno di ragnatele,muffa e vecchi numeri di “Paperino”, Twilight camminava davanti facendo strada al misterioso ospite quando a un tratto la sua camicetta si impiglio in un gancio arrugginito,sovrastato da un cartello con scritto :“Attenti al gancio arrugginito”,che gliela strappo di dosso in un sol colpo,ma in effetti non indossava una camicetta perché i pony di solito non indossano camicette. Lei si girò di scatto,le si sciolsero i capelli che teneva legati perché non scappassero e finì tra le braccia dello stallone che divenne rosso in viso: - Signorina … non riesco … a … tenerla … pesa … troppo! - disse con un filo di voce - Mi scusi! E’ successo solo ventuno volte questa settimana! - rispose imbarazzata rimettendosi sulle sue zampe.
Dopo aver frugato fra le cianfrusaglie per circa sette ore, Twilight trovò una scatola di cartone marcio con attaccato un congegno fatto di cavi rotti e pezzi di Lego - Devo ricordarmi la combinazione - la pony viola bisbigliò tra sé e sé piegandosi sulle zampe anteriori per vedere meglio. Mentre rimuginava sul codice di ben due cifre comprese tra 0 e 1, lo stallone la fissava intensamente - Lo sa - gli chiese languido - Che lei ha proprio un bel cutie mark? - lei si giro lentamente e lo guardò con un’espressione d’intesa - Anche lei ha … - s’interruppe non appena vide il simbolo di bellezza (?) dello sconosciuto, un gruppo di scimmie ballerine a due teste che ballavano la macarena - un … ehm … bel cutie mark – finì la frase con un sorriso meccanico.
Dopo aver trovato il complicato codice, 00, Twilight ne estrasse un bigliettino con sopra delle frasi scritte a mano/zoccolo/magia, il suo volto si fece scuro e le sue iridi e le sue pupille divennero inspiegabilmente più piccole: - Ha qualche problema agli occhi? – gli chiese lo sconosciuto, lei allora con una voce flebile lesse il contenuto del messaggio:
Twilight, ricordati che noi non abbiamo una La sezione proibita.
Con affetto, Spike
Lui allora la fissò per un po’ e poi molto dolcemente le disse
- MA VADA A …!
Fine
La notte di fuoco
Era un’incandescente notte d’Agosto, nell’emisfero australe, e a Cloudsnuvola Citydale si boccheggiava per il caldo torrido, Rainbow Dash, che aveva passato la giornata a prendere il sole, aveva assunto il tipico color rosato sonotroppoawesomepermetterelacremasolare e se ne stava distesa sul letto senza vestiti, visto, tra l’altro, che i pony di solito non ne indossano, leggendo un libro di avventure che gli aveva prestato la sua amica Twilight: ”Darin Du en de quest for somfin”.
Non riusciva a dormire per il caldo, allora decise di andare a prendere una bottiglia di succo di frutta analcolico gelato dal freezer, giunta in cucina aprì il frigo e subito senti l’aria fredda entrare in contatto con suo corpo e rabbrividì: - Brrr … che freddo! Meglio prendere qualcosa di caldo! - disse la giovane pegasa sfregandosi le zampe sui fianchi. Si avvicino alla credenza, dove teneva sempre una scorta di lasagne alle cozze e peperoni piccanti per le emergenze, ne prese una porzione e la mise nel microonde, che mise in forno.
Dopo circa due ore che cuocevano, le estrasse dal microonde, che estrasse dal forno, e le prese su uno zoccolo, mentre con l’altro teneva il succo di frutta, e si diresse in camera, si sedette sul letto e incominciò a mangiare. Dopo un po’ iniziò a sentire delle vampate di calore, una reazione normale, pensò, che tuttavia non proveniva dal suo stomaco, ma da sotto di lei … chinò la testa in basso e vide che il suo letto stava andando a fuoco!
Si alzò di scatto e con un colpo d’ali raggiunse l’altra estremità della stanza - Com’è possibile che il letto vada a fuoco? - pensò - tutto a Nuvolsdale Cloudcity è fatto di nuvole inspiegabilmente solide per i pegasi, e le nuvole non sono infiammabili! - poi improvvisamente si ricordò: a causa della siccità, provocata dal caldo, che aveva colpito il territorio negli ultimi tempi, l’acqua delle nuvole era stata sostituita da alcool etilico e napalm, su idea dell’assessore alle opere pubbliche Derpy Hooves, queste due sostanze, a contatto con le lasagne piccanti e il succo di frutta avevano provato una reazione chimica che le aveva fatte infiammare.
L’atletica puledra allora pensò - Non posso lasciare che i miei concittadini e l’intera città di Cloudcitta, che mi ha dato i natali e in cui vivo dalla mia nascita siano distrutti dall’immane fuoco divoratore causato da una dieta non bilanciata e dalla mancanza di un ventilatore in casa mia che io ho accidentalmente rotto mentre tentavo di ripararlo usando un lecca lecca, due elastici e un MacGuyver e che poi … - prima avesse finito la frase, si accorse che più della metà della città era stata completamente distrutta dalle fiamme, allora, dopo aver indossato il suo attillatissimo costume da recluta dei Wonderbolts e i suoi occhiali da aviatore fashionista, si sporse dalla finestra ed esclamò - poiché come tutti sanno l’aria spegne il fuoco, eseguirò un’arraincobum sonic-o così forte da generare una corrente sufficiente a spegnere l’incendio! – detto questo si gettò nel vuoto.
E fu così che l’intera popolazione di Nuvolavallata dovette abbandonare la città fino a data da destinarsi, e che Rainbow Dash fu nominata assessore all’awesomezza e si trasferì a casa di Fluttershy, dove poté inscenare dei divertenti siparietti da sit-com slice of life.
Fine
Non riusciva a dormire per il caldo, allora decise di andare a prendere una bottiglia di succo di frutta analcolico gelato dal freezer, giunta in cucina aprì il frigo e subito senti l’aria fredda entrare in contatto con suo corpo e rabbrividì: - Brrr … che freddo! Meglio prendere qualcosa di caldo! - disse la giovane pegasa sfregandosi le zampe sui fianchi. Si avvicino alla credenza, dove teneva sempre una scorta di lasagne alle cozze e peperoni piccanti per le emergenze, ne prese una porzione e la mise nel microonde, che mise in forno.
Dopo circa due ore che cuocevano, le estrasse dal microonde, che estrasse dal forno, e le prese su uno zoccolo, mentre con l’altro teneva il succo di frutta, e si diresse in camera, si sedette sul letto e incominciò a mangiare. Dopo un po’ iniziò a sentire delle vampate di calore, una reazione normale, pensò, che tuttavia non proveniva dal suo stomaco, ma da sotto di lei … chinò la testa in basso e vide che il suo letto stava andando a fuoco!
Si alzò di scatto e con un colpo d’ali raggiunse l’altra estremità della stanza - Com’è possibile che il letto vada a fuoco? - pensò - tutto a Nuvolsdale Cloudcity è fatto di nuvole inspiegabilmente solide per i pegasi, e le nuvole non sono infiammabili! - poi improvvisamente si ricordò: a causa della siccità, provocata dal caldo, che aveva colpito il territorio negli ultimi tempi, l’acqua delle nuvole era stata sostituita da alcool etilico e napalm, su idea dell’assessore alle opere pubbliche Derpy Hooves, queste due sostanze, a contatto con le lasagne piccanti e il succo di frutta avevano provato una reazione chimica che le aveva fatte infiammare.
L’atletica puledra allora pensò - Non posso lasciare che i miei concittadini e l’intera città di Cloudcitta, che mi ha dato i natali e in cui vivo dalla mia nascita siano distrutti dall’immane fuoco divoratore causato da una dieta non bilanciata e dalla mancanza di un ventilatore in casa mia che io ho accidentalmente rotto mentre tentavo di ripararlo usando un lecca lecca, due elastici e un MacGuyver e che poi … - prima avesse finito la frase, si accorse che più della metà della città era stata completamente distrutta dalle fiamme, allora, dopo aver indossato il suo attillatissimo costume da recluta dei Wonderbolts e i suoi occhiali da aviatore fashionista, si sporse dalla finestra ed esclamò - poiché come tutti sanno l’aria spegne il fuoco, eseguirò un’arraincobum sonic-o così forte da generare una corrente sufficiente a spegnere l’incendio! – detto questo si gettò nel vuoto.
E fu così che l’intera popolazione di Nuvolavallata dovette abbandonare la città fino a data da destinarsi, e che Rainbow Dash fu nominata assessore all’awesomezza e si trasferì a casa di Fluttershy, dove poté inscenare dei divertenti siparietti da sit-com slice of life.
Fine
Sensualità a corte
Era, tanto per cambiare, una torrida e umida mattina d’Estate, con temperature che arrivavano anche a 45°K, al palazzo reale di Canterlot la reale aria climatizzata era realmente fuori uso a causa dell’utilizzo eccessivo dei giorni precedenti e tutta la corte reale annaspava per il caldo. Nel salone principale la sovrana d’Equestria, la principessa Celestia, stava assistendo a un’interminabile cerimonia formale, il pesante vestito cerimoniale di poliestere la opprimeva e la soffocava, visto anche che lo aveva fatto realizzare due taglie più stretto per sembrare più magra, ma nessuno aveva avuto il coraggio di dirgli che così sembrava anche più “prosperosa”, e sudava copiosamente. Avrebbe perfino preferito gettarsi in una delle fresche ma putride e mal pulite, fontane del castello piuttosto che rimanere lì un secondo di più e invidiava sua sorella che, invece, se ne stava al fresco nel reparto surgelati del supermercato CLOOP di Las Pegasus a sorvegliare la notte.
Dopo circa undici ore passate ad ascoltare la Carta dei diritti del pony e del cittadino, Celestia era caduta vittima di un pesante “sonno da noia”, ma vista la sua reale compostezza nessunpony si era accorto di ciò.
- Oh conte di Qualcosgiocodiparoleconipony lei è veramente un galantpony … – una reale voce pastosa riecheggiò nel salone, facendo drizzare i nobili, i burocrati e gli assessori presenti - Ma questo va contro il regolamento conte … conte la smetta! … Conte! - l’arciduchessa di Shippington iniziò a sventolarsi velocemente con il ventaglio, mentre l’assessore all’assessorato degli assessori si asciugava la fronte con un fazzoletto ricamato di carta.
Il gran ciambellano aveva sempre più difficoltà a leggere: - Mmmmhh! Conte lei sa come tentarmi! – disse forte la principessa mentre sbavava sui cuscini del suo trono di alluminio e finta plastica dorata – Ne voglio ancora!Ne voglio ancora! – i presenti non sapevano più come comportarsi, qualcuno rideva altri facevano finta di niente, mentre altri ancora cercavano di fare delle foto con i loro Smartphony. A peggiorare la cosa era che, forse per il caldo, forse per via della scomodità, forse per il solito espediente da clop-fiction, si era inconsapevolmente tolta il vestito con la magia e si stava rotolando tutta spettinata per terra facendo strane smorfie: - Pinkie Pie!Sei venuta anche tu, bene … - qualche pony nelle retrovie aveva iniziato a lasciare la sala seccato, mentre altri, abituati ai comportamenti eccentrici e fanonici di Celestia tenevano la testa bassa o guardavano da un’altra parte.
Nel frattempo due cortigiane tentavano invano di svegliarla dandole piccole scossette e sussurrandole forte “Sua maestositezza!Si alzi!Non è il momento di dormire” oppure “Principessa!Le stanno rubando i cannoli alla crema!”, a quest’ultima la principessa alzo il capo e socchiuse sonnacchiosamente gli occhi:
- Eh? Cosa? I cannoli li voglio io!
-Sua altezza si è addormentata nel mezzo di una cerimonia
- Cos … la cerimon …
Si drizzò sugli zoccoli e si guardo intorno arrossendo: tutti la stavano guardando male,eccetto l’assessore Derpy Hooves,a cui non era possibile decifrare lo sguardo, rimase un po’ senza fare nulla,poi realizzò che lei era la quasi unica monarca assoluta di Equestria e urlò:
- Io,prinsessa Celestia VI vi Equestria ordino che tutti coloro che hanno riso di noi vengano gettati nelle segrete segrete e che il cuoco di corte,il conte Qualcosgiocodiparoleconipony,e Pinkie Pie di Ponyville vengano convocati per prepararci una torta di pere dell’autogrill,lasagne piccanti e sale Kamut come quella che abbiamo sognato e che stavamo mangiando prima che ci interrompeste! –
- Ma principessa … e la dieta? - sussurrò piano una delle cortigiane
- Potrai ricordarmi della dieta … NELLE SEGRETE!
Dopo aver detto ciò,Celestia si diresse fuori dalla sala,ma non prima di aver dato fuoco all’abito da cerimonia acrilico,che invase di un fumo nero e denso l’ambiente e che le favorì un uscita di scena ad effetto.
Fine
Dopo circa undici ore passate ad ascoltare la Carta dei diritti del pony e del cittadino, Celestia era caduta vittima di un pesante “sonno da noia”, ma vista la sua reale compostezza nessunpony si era accorto di ciò.
- Oh conte di Qualcosgiocodiparoleconipony lei è veramente un galantpony … – una reale voce pastosa riecheggiò nel salone, facendo drizzare i nobili, i burocrati e gli assessori presenti - Ma questo va contro il regolamento conte … conte la smetta! … Conte! - l’arciduchessa di Shippington iniziò a sventolarsi velocemente con il ventaglio, mentre l’assessore all’assessorato degli assessori si asciugava la fronte con un fazzoletto ricamato di carta.
Il gran ciambellano aveva sempre più difficoltà a leggere: - Mmmmhh! Conte lei sa come tentarmi! – disse forte la principessa mentre sbavava sui cuscini del suo trono di alluminio e finta plastica dorata – Ne voglio ancora!Ne voglio ancora! – i presenti non sapevano più come comportarsi, qualcuno rideva altri facevano finta di niente, mentre altri ancora cercavano di fare delle foto con i loro Smartphony. A peggiorare la cosa era che, forse per il caldo, forse per via della scomodità, forse per il solito espediente da clop-fiction, si era inconsapevolmente tolta il vestito con la magia e si stava rotolando tutta spettinata per terra facendo strane smorfie: - Pinkie Pie!Sei venuta anche tu, bene … - qualche pony nelle retrovie aveva iniziato a lasciare la sala seccato, mentre altri, abituati ai comportamenti eccentrici e fanonici di Celestia tenevano la testa bassa o guardavano da un’altra parte.
Nel frattempo due cortigiane tentavano invano di svegliarla dandole piccole scossette e sussurrandole forte “Sua maestositezza!Si alzi!Non è il momento di dormire” oppure “Principessa!Le stanno rubando i cannoli alla crema!”, a quest’ultima la principessa alzo il capo e socchiuse sonnacchiosamente gli occhi:
- Eh? Cosa? I cannoli li voglio io!
-Sua altezza si è addormentata nel mezzo di una cerimonia
- Cos … la cerimon …
Si drizzò sugli zoccoli e si guardo intorno arrossendo: tutti la stavano guardando male,eccetto l’assessore Derpy Hooves,a cui non era possibile decifrare lo sguardo, rimase un po’ senza fare nulla,poi realizzò che lei era la quasi unica monarca assoluta di Equestria e urlò:
- Io,prinsessa Celestia VI vi Equestria ordino che tutti coloro che hanno riso di noi vengano gettati nelle segrete segrete e che il cuoco di corte,il conte Qualcosgiocodiparoleconipony,e Pinkie Pie di Ponyville vengano convocati per prepararci una torta di pere dell’autogrill,lasagne piccanti e sale Kamut come quella che abbiamo sognato e che stavamo mangiando prima che ci interrompeste! –
- Ma principessa … e la dieta? - sussurrò piano una delle cortigiane
- Potrai ricordarmi della dieta … NELLE SEGRETE!
Dopo aver detto ciò,Celestia si diresse fuori dalla sala,ma non prima di aver dato fuoco all’abito da cerimonia acrilico,che invase di un fumo nero e denso l’ambiente e che le favorì un uscita di scena ad effetto.
Fine
Questo è un prodotto di fantasia non originale,ogni riferimento a fatti o persone è da ritenersi più o meno casuale
