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Pedagogia e MLP

MessaggioInviato: 06/06/2013, 10:25
da Appleonix
Pedagogia: la scienza di accompagnare la vita umana nella sua formazione di individuo. Il suo ambito di lavoro è sopratutto nei primi anni di vita, ma non basta un intera vita per apprenderla.

Gli educatori, e intendiamo le figure che lavorano in questo campo, da pedagogisti ad animatori, hanno un compito molto importante.
Ma educatore è qualsiasi persona che si "prenda carico" di "aiutare" qualcun altro nel suo sviluppo: fratelli e sorelle maggiori, genitori, nonni e amici più adulti.

Io mi trovo a lavorare con ragazzi e bambini, e avevo voglia di parlare con voi di questo argomento. Ho messo pedagogia nel titolo per ricollegarci alla prima intuizione al sentirne parlare. Non c'è un giusto o sbagliato, mi piacerebbe leggere i vostri pensieri... unica regola però metterei che devono comunque riguardare i MLP, visto che siamo in un forum ad essi dedicato.

Comincio io: attualmente i prodotti per l'infanzia sono carenti per vari motivi:
-target falsato: vengono proposti target errati. E i genitori scelgono male. Un esempio: le teen-novelas seguite da bambini delle elementari. Non si giudica il prodotto in sé, ma il fatto che venga proposto ad un pubblico troppo giovane. (Non si è mai troppo vecchi per i cartoni animati, ma si può essere troppo giovani per discernere alcune situazioni.)
-Non pensato a misura di bambino: il prodotto piace, ma non è adatto al bambino. Anziché stimolarlo correttamente, viene iper-stimolato o vengono trasmessi falsi valori. Esempio possono essere cartoni dove i protagonisti si fanno e fanno del male (fisico e mentale) al proprio avversario pur di vincere, anziché insegnare che l'importante non è vincere ma divertirsi entrambi.
-commerciale: il cartone è pensato per vendere prodotti. Mattel e Hasbro ne sono i maggiori rappresentanti. Solitamente si crea prima il personaggio o la linea che si vuole vendere e poi si ragiona sulla serie animata.

Però MLP lo ritengo diverso.
Ogni puntata insegna qualcosa, c'è una morale e un forte legame alla loro base.
A voi la palla!

Re: Pedagogia e MLP

MessaggioInviato: 06/06/2013, 11:52
da Vitriol
Hai toccato un tasto dolente.
Innanzitutto, sono contento che ci sia qualcuno che estenda le discussioni su MLP al di là della sterile speculazione.
Riguardo la pedagogia in sè, c'è da dire che ormai sono vent'anni che qualsiasi cosa è pensata soprattutto per i suoi fini commerciali.
Il punto di forza di MLP è duplice. Da un lato è un prodotto "sicuro". Il trademark esiste da più di trent'anni, è un articolo conosciuto e che bene o male ha attraversato nelle sue varie incarnazioni tutte le generazioni: cosa siano i My Little Pony lo so io, lo sa mia sorella, lo sanno i miei genitori e lo sapevano persino i miei nonni.
Cosa ha a che vedere questo con la pedagogia? Tutto. Dal momento in cui io genitore devo puntare su un certo tipo di prodotto per mia figlia, vado sul sicuro scegliendo qualcosa che da decenni si occupa dell'intrattenimento infantile. In altri termini, so che è un articolo adeguato :)
In secundis, sono mutate le conoscenze tecniche e di approccio sociale. Un cartone colorato, con situazioni fantasiose e con una morale "fiabesca", un linguaggio inventato, i giusti giochi di parole e un adeguato doppiaggio, una caratterizzazione curata...sono tutti elementi che contribuiscono a creare un "legame" tra il bambino/bambina e ciò che sta guardando. Diventa qualcosa che insegna, non una mera sequenza di immagini parlanti. Un pò come erano i Teletubbies o il nostro Albero Azzurro.
Però....c'è un però.
Parafrasando le multinazionali del tabacco che hanno da sempre basato le loro campagne pubblicitarie sul messaggio implicito del "prendili sin da piccoli", anche in queste operazioni c'è un pericolo. Ossia, abituare da subito il bambino a diventare un futuro consumatore. Questo è lo spauracchio dei tempi moderni: violenza, sangue, innalzamento dei limiti di tolleranza. Sono tutte cose che "desensibilizzano" lo spettatore, lo rendono una macchina da consumo. Non è un caso che in questi ultimi trent'anni i casi di violenza e di criminalità siano aumentati: è ciò che è stato insegnato a queste generazioni. Vuoi qualcosa? Devi prevaricare gli altri per ottenerla. O ancora: il mondo è diviso in due, i vincenti e i perdenti....i ricchi e i poveri...i potenti e i miserabili...i dominatori e i dominati.
Io credo che la potenza comunicativa della dimensione umana prescinda ogni scienza o tecnica che pretenda di raccogliere in seno alla propria trattazione l'ermeneutica dell'agire umano: come hai ben detto, la pedagogia stessa è di per sè un percorso che non si esaurisce mai. Ma almeno è un modo per cercare di evitare degenerazioni del sistema educativo. O così ci si aspetta che sia.

Per concludere insomma, credo che MLP sia effettivamente qualcosa che conservi ancora del pedagogico (nel senso classico del termine) e che fortunatamente ha quel "non-so-che" che lo salva dal'essere una mera macchina per fare soldi (sebbene anche qui girino belle cifre a nove zeri). E per questo "non-so-che" salvifico dobbiamo ringraziare la Faust, gli animatori, i compositori e Nostra Signora Ispirazione.

Re: Pedagogia e MLP

MessaggioInviato: 06/06/2013, 12:21
da Appleonix
Molto, molto interessante. Grazie di partecipare. :)
Concordo su tutta la linea praticamente.
Sopratutto sul discorso sicurezza: se fossi un genitore, lascerei senza problemi mio figlio davanti ai MLP. E non perché sono un fan io, e quindi "di parte", ma per una valutazione fatta con la mentalità adulta (si spera) che mi caratterizza.
Poter giudicare e avere gli strumenti per farlo, è un processo lungo e a tappe, quindi un genitore lo deve guadagnare. Tante volte mi sembra che questo manchi. Il fatto che poi ci sia così tanta violenza in prima serata mi lascia sempre l'amaro in bocca.
Non odiatemi, ma sapere che mentre una famiglia dovrebbe essere a tavola tranquilla, invece danno c.s.i. e lo fanno bellamente vedere ai figli, ecco è qualcosa che non mi va giù.

Per quanto riguarda la divisione dicotomica del mondo che presenti, vedo che c'è sempre stata, e sempre ci sarà. Quello che mi spaventa è il fatto che sia sempre più subliminale. Mentre una volta il cattivo vinceva ma era per l'appunto il cattivo, ora il buono non è l'eroe che si sacrifica o con forza di volontà. E' quello più furbo, il self-made-man che riesce perché superiore alla massa ignorante e becera. Non chi valorizza la sua razza (inteso tutti gli esseri umani) ma chi la supera.
Una cosa che ad esempio apprezzo dei MLP è il fatto che le varie razze (unicorni, pegasi, pony) non siano così differenziate come superiorità o meno, ma che ognuna abbia una qualità che mette a servizio degli altri.
Certo che il passo è breve, e spesso si rischia di cadere nell'errore o nel fare "razzismo", ma non mi sembra marcato.

grazie per aver condiviso le tue idee. :)