Ultimo cartone animato visto

Area tematica dedicata all'Animazione, occidentale e orientale: cartoons, anime, film d'animazione.

Re: Ultimo cartone animato visto

Messaggioda Laurel Crown » 03/03/2017, 12:57

Clessidrus ha scritto:Credo che qualcosa a livello caratteriale dovevano pure farlo visto che sono passati quasi 30 anni dal cartone originale,

Non sono opposto all'idea, e che comprendo che debbano modernizzare i personaggi, ma quel che intendo è che spero rimangano gli stessi paperi trigemellari che conosciamo, con qualche caratterizzazione peculiare a ciascuno di loro*, senza doverli rendere degli stereotipi degli adolescenti d'oggi.
Basti pensare a come sputtanarono l'Orso Yogi quando fecero Yo Yogi per fare pandering ai giovani di allora. Si parla degli anni 90.

*
Magari li caratterizzandoli con i nomi originali
Qui può essere l'appassionato di musica (Huey Lewis)
Quo il più intelligente dei tre (classificazione decimale Dewey)
Qua il burlone del gruppo (Louie Anderson)

Poi non so come li hanno sviluppati nel mitologia paperesca americana.


i tempi sono cambiati vecchietto mio XD

Offtopic:
Senti chi parla... U_U
Avatar e firma realizzati da JedaySkayVoker

Avatar utente
Laurel Crown
Rainbow Pony
Rainbow Pony
 
Status: Offline
Messaggi: 6319
Iscritto il: 21/01/2013, 18:33
Località: Provincia di Modena
Pony preferito: Corona e Selena
Sesso: Maschio

Re: Ultimo cartone animato visto

Messaggioda babil » 03/03/2017, 13:44

Laurel Crown ha scritto:In mia opinione, non sono molto contento della nuova direzione presa su Qui, Quo e Qua. Spero che rimangano gli stessi paperi audaci e intraprendenti da Giovani Marmotte che i tipici adolescenti che dicono ogni cosa è "cool".


Per quello hanno già dato con Quack Pack e credo che l'errore non sarà ripetuto.

Quando tutto cominciò...
Avatar utente
babil
Rainbow Pony
Rainbow Pony
 
Status: Offline
Messaggi: 3613
Iscritto il: 26/04/2014, 20:14
Pony preferito: Rarity
Sesso: Maschio

Re: Ultimo cartone animato visto

Messaggioda Laurel Crown » 08/03/2017, 13:40

Steven Universe
I nuovi episodi dopo quelli della fuga sono rivelati tra l'ottimo e il buono nel complesso, in particolare "Storm in the Room" e "Tiger Philantropist", però io chiedo: ma è possibile che riescano sempre a rendere Ronaldo più antipatico di prima?
Avatar e firma realizzati da JedaySkayVoker

Avatar utente
Laurel Crown
Rainbow Pony
Rainbow Pony
 
Status: Offline
Messaggi: 6319
Iscritto il: 21/01/2013, 18:33
Località: Provincia di Modena
Pony preferito: Corona e Selena
Sesso: Maschio

Re: Ultimo cartone animato visto

Messaggioda HB heavenly boy » 13/03/2017, 9:59

Dinofroz - Dragon's Revenge

Ebbene sì. Tra chi non ci crederà e chi, invece, resterà deluso, mi sono visto la seconda stagione del cartone animato Dinofroz (e ciò fa presumere che abbia visto anche la prima). E sapete qual è la cosa peggiore? Che la prima stagione, seppur leggermente sotto la sufficienza, era riuscita a piacermi, e il finale aperto mi aveva invogliato a guardare il seguito Dragon's Revenge.
Mi ritrovo qui, quindi, a recensire questa opera targata Mondo TV con alla regia Orlando Corradi, dopo la faticosa visione di 26 episodi.
Avete letto bene: la stessa Mondo TV che ha realizzato gli indimenticabili (ma non nel senso buono) film sul Titanic in cui era presente il tentacolo dal muso canino che gioca a tiro con l'iceberg, più altri film con trame altamente discutibili per la loro inverosimiglianza; e alla regia di molti di essi abbiamo sempre avuto Corradi.
Per nostra fortuna, anche se come cartone non tiene mai un profilo alto, Dinofroz è ben lontano dall'essere paragonato a loro sul piano della banalità e dell'insulso, quasi come se l'azienda stesse cercando di distaccarsi dal loro infamato passato (riuscendoci forse del tutto).
Ci sarebbe da dire anche che non tutta la farina del sacco della Mondo TV ha un cattivo sapore, ma quello è un altro discorso.
Terminate le introduzioni, passiamo quindi a recensire la seconda stagione dei ghiaccioli al gusto di dinosauro (battuta rielaborata di Mrmassy 81, lo ammetto).

(Attenzione, da qui in avanti potrebbero esserci spoiler)

TRAMA: La storia parla di quattro ragazzi di 12/14 anni (almeno per come li vedo io): Tom Carter (soprannominato capo, poiché considerato da tutti il leader), appassionato dei roller e dinofroz del T-rex. Bob (soprannominato testone), potenziale pasticciere amante dello skateboard e dinofroz del triceratopo. Eric (soprannominato smilzo per la sua evidente magrezza), ciclista e abile informatico, dinofroz dello pteranodonte. Infine abbiamo John (soprannominato coso), atleta da circo amante della corsa e delle arrampicate, dinofroz dello smilodonte (che non è propriamente un dinosauro, ma son dettagli).
Coinvolti in una spedizione del padre di Tom, James, assieme al criptozoologo Walt Stroker e il figlio Will, coetaneo dei Dinofroz, il gruppo si ritrova ad attraversare a loro insaputa un gate temporale che li ricondurrà nel passato, all'epoca in cui ancora esistevano i draghi, allora razza dominante e acerrimi nemici degli umani, nonché dei Dinofroz dalla precedente stagione.
Introdotta la trama a grandi linee, essa può far pensare molti di quelli che si approcciano ad essa per la prima volta che il cartone non sia altro che un susseguirsi di battaglie casuali e preimpostati schemi scopiazzati per ogni episodio, come si potrebbe vedere ad esempio in Doraemon. Nel caso di Dinofroz, lo dico, si tratterebbe di un pregiudizio piuttosto diretto. Certo, ogni episodio può sembrare realizzato con lo stampino, all'apparenza, ma ci si rende presto conto che questa non è che una piccola illusione, poiché di sottofondo si sviluppa una trama anche piuttosto intricata, che sviluppa molti punti interrogativi e sotto trame capaci di influenzare pure la trama principale stessa, come se si stesse assistendo alla visione di un Evangelion, solo dedicato ad un pubblico meno maturo (e, parere personale, senza figure irritanti come Asuka e Rei Ayanami). Molte domande trovano risposte, mentre altre verranno lasciate in sospeso per premessa di una futura terza stagione.
La trama stessa ha anche influenzato alcuni cambi di rotta per cercare di dare alla serie un'impronta meno commerciale e più credibile nel suo insieme. Per spiegarmi meglio: per chi non avesse visto la prima stagione, i quattro protagonisti viaggiano nel passato usando come portale una plancia da gioco (suona strano, lo so), trovata dal padre di Tom durante uno dei suoi scavi da archeologo (ancora più strano), e chi vince ad una veloce partita con gli spinrock, trottole azionate da fili molto simili ai beyblade, si aggiudicherà il diritto di fare da master, ossia colui che ha il compito di controllare la plancia da gioco e aiutare i compagni tornati nel passato fornendo loro dei potenziamenti tramite delle carte durante quella “partita”. Ad aggiungersi a questa strana macedonia di Dungeons e Dragons et simili, lo spinrock è anche un oggetto che, roteando a gran velocità, accumula potere e permettere ai Dinofroz di trasformarsi assumendo le loro rispettive forme dinosauresche. Questi elementi della prima stagione le donavano un aspetto alquanto bislacco e impossibile da prendere sul serio, ma il cambio di rotta citato poco fa ha fatto si che essi venissero stroncati in favore di qualcosa di maggiormente fattibile e la cui presenza trova una propria giustificazione. Gli spinrock vengono sostituiti dal Dinowatch, un bracciale multitecnologico capace di trasformare chi lo indossa in più dinosauri utilizzando un principio simile a quello dell'Omnitrix di Ben 10, anche se tale oggetto può essere usato solo da Tom, poiché nella precedente stagione era “il predestinato”. Scelta saggia tuttavia, da parte degli autori, è stata quella di affidare nuovi ruoli anche agli altri personaggi, trovando per loro il modo di essere di supporto e utili ai fini della trama senza farli cadere nel dimenticatoio in modo del tutto casuale, facendo si che possano pure fornire supporti a Tom nelle sue battaglie. Questi nuovi ruoli a loro affidati hanno come elemento di propulsione comune il Jurassic truck, un corazzato cingolato dal design che richiama l'aspetto di un dinosauro capace di abbattere e catturare draghi, facente parte di quegli elementi che trovano motivo della loro presenza all'interno della serie, al contrario degli spinrock e la plancia da gioco precedentemente menzionati.
Non mi soffermerò troppo su alcune domande che non hanno trovato risposta nel corso di tutte e 26 le puntate, data la possibilità di una futura terza stagione (in cui spero davvero chiudano la questione su ogni cosa), ma l'onestà mi porta ad evidenziare alcuni buchi di logica imbarazzanti, come persone che riescono a parlarsi a telefono o in videochiamata in due epoche differenti, oppure dei draghi che vengono descritti come creature alte dai 12 ai 18 metri il cui peso si aggira solo attorno alle 2 tonnellate: un elefante di 3,5 metri al garrese pesa più di loro, praticamente. Possono sembrare dettagli superflui, ma ciò rappresenta una certa mancanza di attenzione e cura nei dettagli.

ANIMAZIONE: Sfortunatamente, delle tipologie di animazione che non apprezzo, Dinofroz utilizza una di esse. I vari modelli si muovono con una fluidità che varia dall'essere rigida a veloce a seconda delle scene, senza trovare un reale punto di saldo equilibrio. Per i draghi assistiamo a deformazioni mandibolari che creano l'impressione che essi siano privi di scheletro o qualsivoglia muscolo. Non mancano nemmeno errori di costruzione come non se ne vedevano ai tempi della prima stagione di MLP, da mandibole che si moltiplicano, occhi strabici, mani che contano sei dita oppure che sembrano soggette ai peggiori bug di Assassin's Creed – Unity. A tutto questo si uniscono animazioni ripetute a più riprese pure per intere sequenze, e delle volte specchiate, a gestualità anch'esse ripetute e inserite a forza. Al momento, non ci siamo.

PERSONAGGI e ANTAGONISTI: Forse uno degli aspetti che meglio ho apprezzato del cartone. I quattro protagonisti presentano ciascuno un design caratteristico e unico nella morfologia e nella scelta dei colori ben abbinati tra loro, anche se a Tom andava maggiormente contenuto il tono muscolare di braccia e torace, visto che lo fanno apparire come un atleta olimpico con le fattezze naniche, ma nulla di troppo grave. Appaiono ben caratterizzati e nonostante l'affinità che li lega non rappresentano un modello di amicizia irreale e perfetta in tutto, dove non esistono momenti di screzio o divergenze, senza inciampare tuttavia nel cliché del litigio con conseguente frammentazione della compagnia.
La mia approvazione va anche per uno degli antagonisti: Walt Stroker. Senza essere all'inizio presentato come tale, tale antagonista, sebbene agisca nel torto, non fa la figura dello strawman come in molte altre serie dedicate ai bambini, nonostante si assista ad una sua continua ricaduta morale dettata dal suo desiderio di potere. Nella rete delle sue malefatte viene intrappolato pure il figlio Will, con il quale cerca di apparire come un padre premuroso, ma non tiene mai conto in verità di quelli che sono i suoi bisogni e desideri, cercando di indottrinargli le idee dell'antica famiglia dalla quale discendono e trattandolo come una mera cavia per le sue ricerche, nonché pedina per i suoi scopi; e tutto senza un briciolo di risentimento personale.
I draghi di per sé non sono proprio tutti un fiore all'occhiello di una veste dalla modesta eleganza (che metaforicamente rappresenta il cartone), ma alcuni hanno saputo convincermi nel loro aspetto e potenzialità, e potrebbe esserci stata anche per alcuni di loro qualche ispirazione derivante da altri franchise, e se è così sta' a noi indovinare.
Ciò che veramente andava rivisto era l'aspetto di due delle trasformazioni di Tom, ossia T-rex e Velociraptor, dotati di zampe posteriori alquanto abnormi, confrontate col resto del corpo.

INTRATTENIMENTO: Essendo per l'appunto un cartone animato dove le battaglie fanno da fulcro all'intera trama, è essenziale renderle il più avvincenti ed esaltanti possibili; per gli standard concessi, ovviamente. Forse agli occhi di un bambino possono apparire godibili al pari della battaglia di King Kong contro i tre Vastatosaurus, ma io le trovai faticose da seguire, complice un susseguirsi di scambi di battute dopo ogni colpo inferto che, per carità, alcune le trovai divertenti e ben contestualizzate, non lo nego, ma visto il modo in cui sono state piazzate prolungano in modo esasperato la durata degli scontri, riducendone drasticamente la godibilità. Aiuta però il fatto che i nostri Dinofroz non vengono elevati ad esseri onnipotenti o invincibili, e a riprova di ciò le missioni per loro cresceranno man mano di difficoltà e spesso saranno soggetti a delle sconfitte, che sia per nemici troppo forti o avarie del Jurassic truck. Nessun nemico poi, ci tengo a riportare in questo testo, appare ridicolo o completamente idiota come un Team Rocket dei Pokémon o altri trio di scagnozzi imbranati come siamo stati soliti vedere decisamente in troppi cartoni o anime.
Analizzate le battaglie, si passa ora a parlare delle sotto trame. Sono numerose e per alcune viene concessa un minimo di sviluppo, mentre altre meritavano più approfondimento. Tra quelle che potrei citare ci sono la storia d'amore tra Tom e la ragazza primitiva Keira, iniziata nella scorsa stagione; il rapporto tra Will e suo padre, dal quale cerca di ottenere attenzioni, invano; la rivalità che nasce tra i Dinofroz e il ragazzo primitivo Genno e il suo gruppo. E molte altre, alcune delle quali riguarderanno pure i draghi. Ce n'è per tutti, insomma.

GIUDIZIO FINALE: Dinofroz-Dragon's Revenge è un cartone animato umile che è riuscito a guadagnarsi, da parte mia, una piena sufficienza, nonostante alcune carenze, grazie ad un minimo di volontà narrativa e caratterizzazione.
Attendo ora l'arrivo della terza stagione, sperando possa dimostrarsi la migliore fra tutte.
Avatar utente
HB heavenly boy
Guardia Reale
Guardia Reale
 
Status: Offline
Messaggi: 2023
Iscritto il: 12/01/2016, 10:25
Località: Disegnopoli
Pony preferito: Fluttershy
Sesso: Maschio

Re: Ultimo cartone animato visto

Messaggioda fengrin » 13/03/2017, 22:10

...
:fluttershock:

Wow HB, prendi sul serio queste recensioni.

Davvero, analisi completa di tutto e pure dettagliata, la pazienza a me mancherebbe dopo un episodio solo :sisi:
Mi hai QUASI fatto venire voglia di vederlo, e considerato Mondo TV è tanto come atto.


Io invece so solo dire che mi sono bastati 3 episodi di Milo Murphy's Law per adorarlo :dunno:
Avatar utente
fengrin
Guardia Reale
Guardia Reale
 
Status: Offline
Messaggi: 3927
Iscritto il: 15/12/2012, 19:34
Località: Dappertutto e in nessun posto (anche nei tuoi calzini)
Pony preferito: Autumn Blaze
Sesso: Maschio

Re: Ultimo cartone animato visto

Messaggioda Eli Sparkle » 21/03/2017, 20:21

In questo periodo mi sono rivista tutta la trilogia di Inazuma Eleven Go.
La prima serie me la ricordavo carina: e difatti così è stato. A molti fan non è piaciuta,ma a me non dispiace. È strutturata bene,inoltre l'approfondimento sul Giardino Imperiale è un punto in più,per me. Certo,alcune puntate sono davvero noiose perché si ripetono per tremila volte le stesse cose,e difatti è questo uno dei suoi difetti. Insomma,carina per essere stata l'introduzione a questa trilogia nuova,ma con qualche imperfezione che poteva essere evitata.
Ad ogni modo,io rimango fermamente convinta che Chrono Stone sia la serie riuscita meglio,sia in fatto di trama che per l'introduzione di nuovi personaggi,fra cui Goldie Lemmon e i capitani delle squadre della El Dorado (Alpha,Beta,Gamma,Ar Ecks e Zanark Avalonic). Inoltre aggiungo che l'ho trovata molto più scorrevole e semplice da seguire,le puntate praticamente si divorano una dietro l'altra da quanto bene si collegano tra di loro,lasciandoti sempre con il fiato sospeso.
La serie Galaxy ammetto che non mi è mai piaciuta così tanto,in primis per il potere del Totem,che potevano benissimo anche non mettere, e per i personaggi,per la maggioranza antipatici.


Offtopic:
Avrei una domanda,sempre legata ad Inazuma. Si può trovare su youtube "Inazuma Eleven - Il Film - L'attacco della squadra più forte - Gli Ogre"?
Se no,qualcuno mi può mandare il link del sito per MP?
MIA FANFIC:"MILITARE? MA SCHERZIAMO?" (in corso)
viewtopic.php?f=102&t=9658

ONE SHOT:"THIS IS MY KINGDOM"(completa)
viewtopic.php?f=102&p=522695#p522695


MIA GALLERY: viewtopic.php?f=101&t=9756

Un grazie stratosferico a WinterRay per la ponysona :D
Avatar utente
Eli Sparkle
Pony
Pony
 
Status: Offline
Messaggi: 1117
Iscritto il: 15/02/2016, 18:42
Località: Da qualche parte nell'universo
Pony preferito: Sci-Twi,Pinkie
Sesso: Femmina

Re: Ultimo cartone animato visto

Messaggioda HB heavenly boy » 28/03/2017, 9:44

L'attacco dei Giganti (Shingeki no Kyojin)

Visto per la prima volta in lingua originale nel 2014, nei confronti di Shingeki no Kyojin ho principalmente dei brutti ricordi per motivi che esporrò qui sotto, con la recensione, ma per motivi pure a me oscuri decisi di riguardarmi la serie doppiata in italiano, tradotta per noi nel titolo in L'attacco dei giganti.
Proprio ieri, arrivato alla puntata 7, neanche metà della sua durata effettiva, mi sono già stancato.
Se volete capire perché, allora seguitemi.
QUESTA RECENSIONE CONTIENE SPOILER. MICA HO USATO IL COMANDO APPOSITO SOLO PER CONTENERE IL TESTO. XP


La premessa per quest'opera era assai promettente: l'umanità è costretta a vivere all'interno di alte e spesse mura per proteggersi dagli insaziabili giganti. Seppur abbastanza soffocante, la vita per tutti scorre pacifica (più o meno), fino a quando un gigante alto più delle mura stesse non apre una breccia fra queste ultime, permettendo ai giganti più piccoli (si fa per dire) di entrare in città e divorare gli umani. Eren, Mikasa e Armin sono i principali protagonisti di queste malaugurate e traumatizzanti vicende, e con la perenne immagine dei morti nelle loro menti si convinceranno ad arruolarsi in caserma per diventare soldati specializzati nell'uccisione dei giganti.
Queste premesse sono state capaci di gonfiare appieno il palloncino delle mie aspettative, proponendo a miei occhi quella che sembrava un'opera innovativa e galvanizzante, MA non bastò molto ed esso si sgonfiò, riducendosi ad una piatta e deprimente massa di lattice.
Voglio prima di tutto esporre i punti forti di questa serie, poiché rappresentano una minima parte della mia recensione, prima di passare a ciò che veramente ha annientato ogni giudizio positivo che potessi dare a questa serie.
La grafica non si discute, è spettacolare, così come la qualità dei disegni e di alcune animazioni particolarmente fluide.
Promossa a voti altissimi la esaltante colonna sonora, che ben si abbina al contesto.
Basta, ho già detto tutti quelli che per me sono i punti di forza. Nel resto, L'attacco dei giganti non mostra chissà quali muscoli.
Se la trama a grandi linee precedentemente esposta mi aveva assai incuriosito, fu il suo sviluppo che misi in discussione. A me piacciono le storie che accendono molti punti interrogativi che verranno risolti man mano col proseguire della storia, ma qui si sono toccate vette altissime di esagerazioni incredibili, e al termine della prima stagione i chiarimenti forniti sono stati veramente pochi e inappaganti, distribuiti in tempi dilatatissimi che hanno ammosciato il mio interesse. La noia non è stata, poi, la mia sola nemica. Il fascino, sia macabro che inquietante, della storia è andato perduto nel momento in cui si scopre che Eren (e più avanti, non solo lui) può trasformarsi in un gigante con grandi capacità, ribaltando così il contesto principale in qualcosa di simile a shonen fatti di poteri e power up inappropriati pure per il fantasy in questione. Tale capacità venne acquisita da quest'ultimo per mano di un'iniezione, fatta da suo padre, di una non specificata sostanza che gli donò tali facoltà. Plot Device o semplice forzata comodità scelta dall'autore originale, non me lo so spiegare, ma fatto sta che non ho apprezzato tale trovata, e a meno che non forniscano una risposta credibile non cambierò opinione a riguardo.
I personaggi sono la rappresentazione in digitale della piattezza o monotonia. Il solo a passare l'esame è Eren, mentre molti altri non si aggiudicano nemmeno l'ammissione. Moltissimi personaggi, sia primari che secondari, hanno le movenze facciali rigide o interamente bloccate come le loro emozioni, anche se a risaltare tra loro sono Mikasa (e non mi spiego come ha fatto a vincere il premio “miglior personaggio femminile” ai Neko awards) e Levi, con le espressioni perennemente indifferenti e insofferenti. Una bella coppia di stereotipi che non dovrebbero esistere. A vincere la coppa di platino è tuttavia Armin, che manca completamente di mordente e determinazione nell'arco di tutte le puntate. Altro motivo che me li ha fatti disprezzare (è così, dispiace) sono le imbarazzanti e banalissime riflessioni interiori a cui si sottopongono manco fossero dei pensatori greci, riassumibili in “sono tutti morti” o “il mondo è crudele”, che nulla aggiungono alla trama, né forniscono evoluzioni ai suoi interpreti, causa anche dei dilatatissimi tempi precedentemente menzionati.

L'attacco dei giganti (o Shingeki no Kyojin, se preferite), almeno questa prima parte, è potenziale buttato e grandi occasioni sprecate in favore di elementi già fin troppo ricorrenti in altre opere nipponiche.
Il tutto è riassumibile in un simil proverbio: SNK è tanto fumo ma pochissimo arrosto.
Avatar utente
HB heavenly boy
Guardia Reale
Guardia Reale
 
Status: Offline
Messaggi: 2023
Iscritto il: 12/01/2016, 10:25
Località: Disegnopoli
Pony preferito: Fluttershy
Sesso: Maschio

Re: Ultimo cartone animato visto

Messaggioda Clessidrus » 28/03/2017, 14:47

Due serie particolarmente strane

Teste Calde Bollenti (Right Now Kapow)
Il cartone rappresenta un insieme di sketch comici fatti da sei personaggi (Dog, Diamond, Candy, Ice Cream, Pianta e Moon) che ogni volta vestono i panni più "strani".
Sembrava di rivedere la Premiata Ditta XD
Il cartone è stato creato dai realizzatori della serie Mad, ed è la seconda volta che Warner Bros. e Disney lavorano su uno stesso progetto (Dopo Chi Ha Incastrato Roger Rabbit?)


Son Of Zorn
Serie originale a mio parere.
Essa rappresenta uno dei pochissi casi di sit-com dove personaggi animati interagiscono con persone reali.
Il protagonista è Zorn, una parodia di He-Man, che decide di trasferirsi dal suo luogo di nascita (Zephyria) ad Orange Country per poter ritrovare la sua ex-moglie e il figlio Ryan Alan (Diminutivo di Alangulon). Deciderà di trasferirsi in America per riallacciare il legame con suo figlio e diventare un padre migliore.

Io spero vivamente che questa serie non verrà cancellata dopo la prima stagione perché il potenziale e la trama sono molto buoni.
Gif Divertente
Avatar utente
Clessidrus
Guardia Reale
Guardia Reale
 
Status: Offline
Messaggi: 6712
Iscritto il: 25/11/2013, 13:11
Località: Ovunque il tuo cuore desideri, tranne Sorrento (Na)
Pony preferito: Twilight Sparkle
Sesso: Maschio

Re: Ultimo cartone animato visto

Messaggioda Eli Sparkle » 28/03/2017, 14:59

HB heavenly boy ha scritto:L'attacco dei Giganti (Shingeki no Kyojin)

Visto per la prima volta in lingua originale nel 2014, nei confronti di Shingeki no Kyojin ho principalmente dei brutti ricordi per motivi che esporrò qui sotto, con la recensione, ma per motivi pure a me oscuri decisi di riguardarmi la serie doppiata in italiano, tradotta per noi nel titolo in L'attacco dei giganti.
Proprio ieri, arrivato alla puntata 7, neanche metà della sua durata effettiva, mi sono già stancato.
Se volete capire perché, allora seguitemi.
QUESTA RECENSIONE CONTIENE SPOILER. MICA HO USATO IL COMANDO APPOSITO SOLO PER CONTENERE IL TESTO. XP


La premessa per quest'opera era assai promettente: l'umanità è costretta a vivere all'interno di alte e spesse mura per proteggersi dagli insaziabili giganti. Seppur abbastanza soffocante, la vita per tutti scorre pacifica (più o meno), fino a quando un gigante alto più delle mura stesse non apre una breccia fra queste ultime, permettendo ai giganti più piccoli (si fa per dire) di entrare in città e divorare gli umani. Eren, Mikasa e Armin sono i principali protagonisti di queste malaugurate e traumatizzanti vicende, e con la perenne immagine dei morti nelle loro menti si convinceranno ad arruolarsi in caserma per diventare soldati specializzati nell'uccisione dei giganti.
Queste premesse sono state capaci di gonfiare appieno il palloncino delle mie aspettative, proponendo a miei occhi quella che sembrava un'opera innovativa e galvanizzante, MA non bastò molto ed esso si sgonfiò, riducendosi ad una piatta e deprimente massa di lattice.
Voglio prima di tutto esporre i punti forti di questa serie, poiché rappresentano una minima parte della mia recensione, prima di passare a ciò che veramente ha annientato ogni giudizio positivo che potessi dare a questa serie.
La grafica non si discute, è spettacolare, così come la qualità dei disegni e di alcune animazioni particolarmente fluide.
Promossa a voti altissimi la esaltante colonna sonora, che ben si abbina al contesto.
Basta, ho già detto tutti quelli che per me sono i punti di forza. Nel resto, L'attacco dei giganti non mostra chissà quali muscoli.
Se la trama a grandi linee precedentemente esposta mi aveva assai incuriosito, fu il suo sviluppo che misi in discussione. A me piacciono le storie che accendono molti punti interrogativi che verranno risolti man mano col proseguire della storia, ma qui si sono toccate vette altissime di esagerazioni incredibili, e al termine della prima stagione i chiarimenti forniti sono stati veramente pochi e inappaganti, distribuiti in tempi dilatatissimi che hanno ammosciato il mio interesse. La noia non è stata, poi, la mia sola nemica. Il fascino, sia macabro che inquietante, della storia è andato perduto nel momento in cui si scopre che Eren (e più avanti, non solo lui) può trasformarsi in un gigante con grandi capacità, ribaltando così il contesto principale in qualcosa di simile a shonen fatti di poteri e power up inappropriati pure per il fantasy in questione. Tale capacità venne acquisita da quest'ultimo per mano di un'iniezione, fatta da suo padre, di una non specificata sostanza che gli donò tali facoltà. Plot Device o semplice forzata comodità scelta dall'autore originale, non me lo so spiegare, ma fatto sta che non ho apprezzato tale trovata, e a meno che non forniscano una risposta credibile non cambierò opinione a riguardo.
I personaggi sono la rappresentazione in digitale della piattezza o monotonia. Il solo a passare l'esame è Eren, mentre molti altri non si aggiudicano nemmeno l'ammissione. Moltissimi personaggi, sia primari che secondari, hanno le movenze facciali rigide o interamente bloccate come le loro emozioni, anche se a risaltare tra loro sono Mikasa (e non mi spiego come ha fatto a vincere il premio “miglior personaggio femminile” ai Neko awards) e Levi, con le espressioni perennemente indifferenti e insofferenti. Una bella coppia di stereotipi che non dovrebbero esistere. A vincere la coppa di platino è tuttavia Armin, che manca completamente di mordente e determinazione nell'arco di tutte le puntate. Altro motivo che me li ha fatti disprezzare (è così, dispiace) sono le imbarazzanti e banalissime riflessioni interiori a cui si sottopongono manco fossero dei pensatori greci, riassumibili in “sono tutti morti” o “il mondo è crudele”, che nulla aggiungono alla trama, né forniscono evoluzioni ai suoi interpreti, causa anche dei dilatatissimi tempi precedentemente menzionati.

L'attacco dei giganti (o Shingeki no Kyojin, se preferite), almeno questa prima parte, è potenziale buttato e grandi occasioni sprecate in favore di elementi già fin troppo ricorrenti in altre opere nipponiche.
Il tutto è riassumibile in un simil proverbio: SNK è tanto fumo ma pochissimo arrosto.


Attack on Titan ha sprecato tantissimo potenziale.
Poteva diventare un anime con una storia davvero interessante,e poi si è rovinato da solo...purtroppo :ajsleep:

Per quanto riguarda me,proprio ieri ho iniziato a riguardare Sonic X.

Porca vacca,che spettacolo :pinkiewow:
Non ho nient'altro da dire: un anime davvero fatto bene,anche se forse il suo unico difetto è il fatto che la trama sia un po' incasinata. Tecnicamente seguirebbe la linea narrativa di Sonic Adventure,una serie destinata ad un pubblico leggermente un po' più maturo e dai toni più dark (ed è proprio da qui che è saltato fuori lo spin of Shadow the Hedgeogh,uno dei giochi più belli non aventi Sonic come protagonista)ma alcuni elementi sono presi anche da Sonic Advance,per citarne qualcuno: i Chao e Chaos,il dio della distruzione. Senza scordarsi di Tikal.
Insomma,mischiare due trame così diverse,una più dark e una più infantile,è stato azzardato ma almeno sono riusciti a gestire bene questa cosa.
Ma questo solo per quanto riguarda la prima stagione. A partire dalla seconda,l'anime prende una strada tutta sua,si aggiungono personaggi nuovi ed indimenticabili (Cosmo in primis e poi il mitico Team Caotix...che non è proprio nuovo ma vabbè).
Ma per il momento sto guardando la prima serie...e non vi spoilero troppo :asd:
MIA FANFIC:"MILITARE? MA SCHERZIAMO?" (in corso)
viewtopic.php?f=102&t=9658

ONE SHOT:"THIS IS MY KINGDOM"(completa)
viewtopic.php?f=102&p=522695#p522695


MIA GALLERY: viewtopic.php?f=101&t=9756

Un grazie stratosferico a WinterRay per la ponysona :D
Avatar utente
Eli Sparkle
Pony
Pony
 
Status: Offline
Messaggi: 1117
Iscritto il: 15/02/2016, 18:42
Località: Da qualche parte nell'universo
Pony preferito: Sci-Twi,Pinkie
Sesso: Femmina

Re: Ultimo cartone animato visto

Messaggioda HB heavenly boy » 07/04/2017, 12:57

Prendendo moltissimo coraggio, il sottoscritto e il suo fedele compagno di avventure Laurel Crown hanno visionato...
Boku no Pico :belch:
Non stiamo facendo nessuna stroncatura se diciamo che quest'anime è un prodotto disgustoso, noioso e che non mostra il benché minimo rispetto per le categorie di persone rappresentate, né per concetti come la sessualità e le sue varie sfumature.
Un anime indifendibile e da bruciare, frame per frame.
Avatar utente
HB heavenly boy
Guardia Reale
Guardia Reale
 
Status: Offline
Messaggi: 2023
Iscritto il: 12/01/2016, 10:25
Località: Disegnopoli
Pony preferito: Fluttershy
Sesso: Maschio

PrecedenteProssimo

Torna a Il mondo dell'Animazione

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 0 ospiti