Che dire? Veramente gradevole, l'ho trovata decisamente migliore, più brillante e dinamica della puntata scorsa.

Confesso che, per quel che riguarda lo humour, a mio parere siamo ancora lontani anni luce dalle gag della prima stagione, ma ho notato che stavolta gli autori hanno "osato" un po' di più su questo frangente, e spero che continuino così.
Sulla morale finale vedo che avete già scritto abbastanza, ma vorrei dire comunque la mia in proposito: secondo me in questa puntata non c'è solo una lezione da imparare, bensì due, l'una "contenuta" nell'altra.
Per quel che ho potuto vedere, non c'è soltanto un importante messaggo sull'importanza dell'umiltà, ma anche sulla capacità di misurarsi con altre persone che risultano essere molto più brave e dotate di noi nel nostro "campo": chiudersi in sé stessi per crogiolarsi nel proprio odio nei loro confronti non ha senso, perché non porta da nessuna parte. Ha molto più senso, invece, farsi un piccolo esame di coscienza per capire cos'è che manca, e come eventualmente poter lavorare per raggiungere gli stessi risultati dei nostri "rivali", se non addirittura dei traguardi maggiori.
Se Rainbow Dash avesse fatto così sin da subito, non se ne sarebbe stata con le mani in mano (anzi, con gli zoccoli in mano

Forse sembrerò sadico, ma ho riso di più nella seconda parte dell'episodio, cioè quando Rainbow Dash ha cominciato a prendere cazzotti in faccia.

Ho apprezzato molto anche l'onnipresente vena citazionista. (Spiderman su tutti!)
Mi sento veramente soddisfatto.
